
L’Europa prova a farsi strada nel settore dei semiconduttori e lo fa anche attraverso il Consiglio nazionale delle ricerche e Catania.
Fa passi avanti il progetto per l’insediamento, nel cuore dell’Etna Valley, di una Linea Pilota per la microelettronica di potenza, che realizzerà prototipi necessari allo sviluppo di applicazioni innovative nel campo della mobilità elettrica e delle telecomunicazioni.
Cnr e Chips Joint Undertaking (Chips JU) hanno firmato l’accordo che ne formalizza l’avvio e che sancisce tutti i programmi di spesa dei fondi del progetto, pari a 360 milioni di euro, per i sette Paesi europei partecipanti all’iniziativa.
Il progetto, coordinato dal Cnr, è stato approvato un anno fa, nell’aprile del 2024, dal Governing Board del Chips Joint Undertaking (Chips JU), programma internazionale istituito con il Chips Act, il pacchetto legislativo approvato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di incentivare e sostenere la produzione di semiconduttori a livello europeo.
Oltre all’Italia sono stati approvati progetti in Francia, Germania e Belgio. Inoltre, Il Cnr e gli altri partner (Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione ChipsIT e il consorzio interuniversitario IUNET) hanno formato il Consorzio Chip4Power per la gestione della realizzazione della linea pilota WBG, un sistema integrato per lo sviluppo delle tecnologie dei semiconduttori ad ampia banda proibita per l'elettronica di potenza e a radiofrequenza.
Anche a Catania sarà sviluppata la linea pilota del programma Chips JU con un ruolo cruciale nell’avanzamento dell’Europa nei settori più critici e ad alto impatto della microelettronica. Tra tali tecnologie rientra la realizzazione di un sistema integrato per lo sviluppo delle tecnologie dei semiconduttori ad ampia banda proibita (WBG) per l'elettronica di potenza e a radiofrequenza (RF), che saranno sviluppate dalla Linea Pilota approvata.
Per ottenere gli obiettivi prefissati verranno potenziate le strutture già esistenti nel campo dei semiconduttori avanzati e delle tecnologie correlate: in Italia “Beyond Nano”, infrastruttura avviata nel 2020, frutto della collaborazione tra Cnr, Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), Regione Siciliana e STMicroelectronics.
Come detto, il costo complessivo del progetto è di 360 milioni di euro: sarà ripartito per il 50% su fondi comunitari e per il 50% su fondi messi a disposizione dagli Stati partecipanti alla proposta. L’Italia è lo Stato che riceverà la maggiore quota di finanziamento: 212 milioni di euro, di cui 106 milioni di euro provenienti dalla Comunità Europea, 53 milioni di euro dal MUR e una quota equivalente dal MIMIT. Di questi, circa 190 milioni di euro sono destinati al Cnr per la linea pilota che verrà realizzata attraverso le competenze dell’Istituto di microelettronica e microsistemi (Cnr-Imm).
La struttura del Cnr che condurrà le attività scientifiche è l’Istituto per la microelettronica e i microsistemi (Cnr-Imm), la cui sede principale è proprio a Catania. Tra le prime azioni previste, a Catania sarà realizzata una camera bianca per sperimentare il passaggio da innovazione scientifica a produzione su scala industriale.