
Open Fiber ha completato con successo un test che segna un passo avanti nella capacità di trasporto dati sulla rete nazionale. La sperimentazione ha permesso di raggiungere una velocità di trasmissione di 81,6 Terabit al secondo (Tbps), utilizzando 34 canali ottici operanti a 2,4 Tbps ciascuno su una singola fibra.
Un risultato che si inserisce nella crescente esigenza di infrastrutture in grado di supportare l'aumento del traffico dati e le future evoluzioni delle reti digitali.
Il test è stato condotto su Zion, la rete di trasporto nazionale in fibra ottica targata dall’azienda, in particolar modo sulla tratta che congiunge la penisola alla Sicilia passando proprio attraverso lo Stretto di Messina. Un'area di particolare rilevanza strategica per la rete italiana. La Sicilia rappresenta un nodo cruciale per le connessioni nazionali e internazionali, con la presenza di infrastrutture chiave per il traffico dati tra il Mediterraneo e il resto d'Europa.
Sarà la Sicilia, a giovare particolarmente dell'innovazione di Open Fiber. Qui l'azienda ha già realizzato una rete di telecomunicazioni in fibra ottica di oltre 13.000 km nell'isola, servendo più di 1,4 milioni di unità immobiliari, oltre 1.000 scuole e circa 4.500 cabine elettriche.
È stata dimostrata la possibilità di incrementare la capacità trasmissiva senza la necessità di interventi infrastrutturali invasivi, con un impatto diretto sulla riduzione dei costi operativi e sulla sostenibilità ambientale. Insomma: meno costi, meno infrastrutture e più efficienza.
L’adozione di questa soluzione potrebbe ridurre il numero di apparati necessari per la gestione della rete, con possibili benefici in termini di consumi energetici e ottimizzazione dello spazio.
Entusiasta il commento di Nicola Grassi, Direttore Technology di Open Fiber. “La prova da 81,6 Tbps sulla nostra Zion è una pietra miliare per massimizzare l’integrazione delle risorse di rete e fornire agli utenti servizi più veloci e affidabili, costruendo un’autostrada digitale ad altissima capacità. Una possibile prima applicazione è l’implementazione nello scenario Edge Data Center Interconnection (DCI) di connessioni ad altissima capacità. Con l’utilizzo di questa nuova piattaforma, Open Fiber sarà inoltre in grado di fornire servizi estremamente affidabili a bassissima latenza, con la possibilità di trasportare anche nei prossimi decenni il traffico di tutti gli operatori nazionali, grazie ad un modello wholesale strettamente legato alla mission di Open Fiber”