È stato presentato presso il parco botanico Radicepura di Giarre, promosso e organizzato da Confindustria Catania con la partecipazione dell’Assessorato regionale al Turismo della Regione siciliana, il nuovo bando da 135 milioni di euro destinato alle imprese del settore turistico, alberghiero ed extra-alberghiero, cofinanziato attraverso i Fondi FSC 2021–2027.
Ad aprire i lavori è stato l’on. Salvo Tomarchio, deputato regionale e segretario della Commissione Attività Produttive dell’ARS, seguito dagli interventi istituzionali del sindaco di Giarre Leo Cantarella, del vicepresidente vicario di Confindustria Catania Franz Di Bella, del vicepresidente della Sezione Turismo Mario Indovina, dell’assessore regionale Elvira Amata e di Bernardo Campo, capo della Segreteria Tecnica dell’Assessorato.
“Non parliamo di semplici contributi - ha spiegato Salvo Tomarchio - ma di risorse strategiche che entreranno nell’economia reale della regione, generando un effetto moltiplicatore. L’obiettivo è chiaro: trasformare ogni euro investito in nuova economia, nuove imprese e nuovi posti di lavoro.
“Occasioni come questa sono fondamentali per costruire una strategia condivisa”, ha detto Franz Di Bella. “Il turismo è una leva di sviluppo trasversale che può creare nuove opportunità nei territori e dare slancio all’occupazione giovanile. Confindustria Catania è e sarà sempre vicina alle aziende, con competenze, servizi, supporto operativo. Vogliamo che nessuna impresa resti indietro, soprattutto le più piccole e quelle che vogliono iniziare oggi un nuovo percorso nel turismo”.

Il bando si articola in due regimi di accesso. Il primo, “de minimis”, prevede contributi a fondo perduto da 50.000 a 300.000 euro fino all’80% dell’investimento per tutte le imprese. Il secondo, in “esenzione”, consente contributi fino a 3.500.000 euro, con percentuali di copertura diversificate: fino al 60% per micro e piccole imprese, 50% per le medie e 40% per le grandi.
“Parliamo di una misura concreta e strategica, attesa da anni, che può rivoluzionare il volto dell’ospitalità in Sicilia”, ha dichiarato Mario Indovina. “I dati ci dicono che siamo sulla strada giusta: +11% di turisti stranieri nel 2024, +22% di presenze nei mesi invernali. La domanda è forte e destagionalizzata. Ora serve una risposta con strutture moderne e accoglienti. Confindustria crede in questo strumento: è un segnale che la Regione vuole fare squadra con le imprese per far crescere il turismo non solo come economia, ma come leva culturale e sociale”.

“Accogliere un appuntamento così strategico per il turismo siciliano nella nostra città è motivo di orgoglio e responsabilità”, ha affermato il sindaco di Giarre Leo Cantarella. “Giarre è un crocevia naturale tra l’Etna e il mare, e oggi si propone come piattaforma d’incontro tra istituzioni, imprese e visione per il futuro dell’isola”.
Tra gli interventi finanziabili figurano l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di strutture esistenti, la realizzazione di nuove strutture ricettive, il recupero funzionale di immobili avviati e non completati, e la creazione di servizi funzionali strettamente connessi alla struttura principale. È inoltre prevista la possibilità di trasformare edifici esistenti in strutture turistico-ricettive, contribuendo alla rigenerazione del patrimonio edilizio.
“In Sicilia abbiamo un patrimonio edilizio di grande pregio storico e architettonico – ha dichiarato l’assessore Elvira Amata - che da tempo immagino riconvertito in strutture ricettive di lusso. È un segmento che oggi manca: la nostra offerta nel turismo di alta gamma è ancora troppo limitata, e questo bando può colmare finalmente questa lacuna. Il turista esigente cerca qualità, esclusività, attenzione ai dettagli, e noi dobbiamo essere pronti a rispondere con strutture all’altezza delle sue aspettative. Per questo abbiamo inserito, tra le priorità del bando, la possibilità di riqualificare e riconvertire immobili esistenti in hotel di fascia alta. Inoltre, abbiamo voluto che la misura fosse aperta non solo alle aziende già attive, ma anche alle nuove imprese, comprese quelle giovanili. È un’occasione per tutti coloro che credono nel potenziale del turismo siciliano. Non ci sarà un click day, e non premieremo chi chiede meno contributi: abbiamo voluto invece valorizzare la qualità dei progetti e la visione imprenditoriale. Obiettivo principale, far crescere l’ospitalità siciliana con strutture moderne, competitive e sostenibili”.
Il bando stabilisce anche limiti percentuali sulle tipologie di spesa ammissibili: fino al 70% per l’acquisto di immobili, terreni e opere edilizie; fino al 20% per programmi informatici; fino al 4% per la progettazione e la direzione lavori; fino al 2% per consulenze e certificazioni. Non sono previsti limiti per le spese relative a macchinari, arredi e attrezzature.
Il dott. Bernardo Campo ha concluso sottolineando come “questa misura permetta di valorizzare l’enorme patrimonio architettonico siciliano, con una visione di turismo sostenibile e di qualità, in grado di posizionare la Sicilia tra le grandi destinazioni europee”.
Tanti gli imprenditori presenti che hanno rivolto delle domande all'assessore Amata, e che hanno esposto la loro visione sulle speranze che riponngono su un bando che arrivo dopo 9 anni, come Mario Faro, founder di Radice Pura.
L’iniziativa si inserisce all’interno di una più ampia strategia della Regione Siciliana per fare della Sicilia una destinazione turistica moderna, competitiva e sostenibile, in grado di attrarre visitatori tutto l’anno e di posizionarsi con forza sul mercato internazionale.