
Il sito industriale di Ragusa ha cessato la produzione di polietilene alla fine del 2024 e si avvia verso una nuova fase di riconversione. L’area verrà trasformata in un centro polifunzionale di competenza e specializzazione, con l’obiettivo di supportare le lavorazioni del polo industriale di Priolo e sviluppare nuove iniziative in ambito circolare e bio.
Il centro di Ragusa fungerà da ponte tra gli stabilimenti di Gela e Priolo, sostenendo le filiere della bioraffineria già consolidate e favorendo lo sviluppo di nuove attività industriali.
Le iniziative previste comprendono la creazione di un (agri-hub) un impianto per la produzione di oli vegetali destinati alle bioraffinerie di Priolo e Gela, ottenuti da coltivazioni locali su terreni degradati o in rotazione con le colture alimentari. Il processo prevede anche la valorizzazione dei sottoprodotti per la filiera zootecnica.
Un altro tassello della riconversione è la realizzazione di un centro sperimentale dedicato al riciclo meccanico avanzato delle plastiche. Questo impianto utilizzerà diverse tecnologie per recuperare plastiche riciclabili di varia natura, comprese quelle a uso alimentare. La parte di materiale non riciclabile tramite processi meccanici sarà destinata all’impianto di riciclo chimico che verrà realizzato a Priolo.
Nel nuovo assetto, Ragusa ospiterà anche un centro di competenza per l’alta formazione in ambiti strategici come la manutenzione, la sicurezza sul lavoro (HSE) e la contract administration. Questo centro opererà a supporto delle attività industriali di Eni sia in Italia che all’estero.
Parallelamente, verrà sviluppato un acceleratore per infrastrutture fisiche e digitali, in sinergia con un incubatore dedicato alla crescita di startup nei mercati a più alto potenziale. Il sito assumerà quindi un ruolo chiave nell’innovazione e nella ricerca applicata alla chimica.
L’implementazione del progetto è già in corso con le fasi preliminari di progettazione. Seguiranno gli acquisti e il montaggio dei macchinari, oltre all’adeguamento delle infrastrutture esistenti. Il completamento delle nuove attività è previsto tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028.
Durante questa fase di transizione, il personale dello stabilimento Versalis di Ragusa sarà impiegato nella chiusura e messa in sicurezza delle apparecchiature, oltre che nella costruzione delle nuove unità produttive.
Per garantire la piena operatività nella fase successiva, i dipendenti parteciperanno a specifici percorsi formativi, sia in aula che sul campo, anche presso altri impianti del Gruppo Eni.
L’avvio del piano di riconversione è stato scandito da una fase preliminare di progettazione, cui seguiranno le attività di approvvigionamento e installazione delle nuove apparecchiature. Parallelamente, verranno adeguate le infrastrutture esistenti per ospitare le nuove linee produttive.
L’intero processo si svilupperà progressivamente fino alla piena operatività delle nuove attività, prevista tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028.